Tappa 9 – Bajo Caracolles – Tamel Haike

Tot Km                                                 124,7 Km

Tempo di Pedalata effettivo            09.08.23

Velocità Media                                   13,60 Km/h

Dislivello                                              n.d

Distanza Percorsi salita                     n.d

Altitudine massima                            n.d

Pendenza Media                                n.d

Pendenza Massima                           n.d


Facciamo colazione alla buona in camera con il dulce de leche che avevo di scorta e qualche panino recuperato a cena la sera prima.Fa freddo il mio Sunto segna 5 °C , del resto ieri sera ha nevicato di nuovo

Pedaliamo  con un buon ritmo su uno sterrato decente ma con saliscendi continui e qualche strappetto impegnativo

A fianco della strada i lavori di sbancamento e asfaltatura procedono, fra un anno ,forse meno, anche questo tratto non sarà più sterrato, la Ruta 40 perderà parte del suo fascino.

A 30 km circa dovremmo trovare una specie di locanda dove rabboccheremo le scorte d’acqua e ci concederemo qualcosa di caldo.Delusione! il bar è chiuso,anzi, dicono gli operai del vicino cantiere che lo usano come dormitorio che è abbandonato da tempo.mangiucchiamo qualcosa di nostro e ripartiamo

Continua a far freddo ma almeno per il momento il vento è clemente, riusciamo a coprire una sessantina di km in meno di 4 ore e accarezziamo l’idea di fare tappa unica fino alla hestanca las orchetas, chiusa ma da utilizzare come riparo dal vento e quindi di ridurre a due i giorni in mezzo al nulla

Intanto  il mio contachilometri sembra morto, il mio navigatore è completamente scarico e mi faccio prestare da Davide il suo visto che non lo utilizza più che altro per tracciare il percorso e rendermi conto della strada fatta

Intorno all’ottantesimo km veniamo raggiunti dal pulmino con il resto del gruppo diretto a El Chalten

A questo punto max tira giu la bici , carica i bagagli e si unisce a noi.Grande Max!

Siamo a metà della Pampa dell’Asador, e fin’ora ci è andata bene.Comincia a questo punto a tirare il vento ovviamente contrario visto che andiamo a ovest.E comincia la mia sofferenza..

Durante la giornata ho spinto troppo cercando di mantenere un ritmo che non era il mio ,non ho mangiato a sufficienza e ora pago il conto.metro dopo metro perdo terreno rispetto ai miei compagni e c omincio a fermarmi per riprendere fiato.

Ho le gambe di legno,spingo un rapporto che mi permette appena di stare in equilibrio su uno sterrato che peggiora e un  vento che monta sempre più.La mia velocità di crociera non supera i 5 km/h e mancano ancora una decina di km alla svolta della strada che significa cambio di direzione del vento.Stringo i denti conto le pedalate e non le soste.Arrivo davvero stremato al cartello con lindicazione  – sorpresa – di un tratto di asfalto.

Davide e Max mi hanno atteso li ,ripartiamo insieme e sull’asfalto è un po più facile.poi arriva la svolta e cambia tutto

La strada piega verso est e il vento mi spinge da dietro, smettiamo di pedalare…ci lasciamo spingere da questo vento per quasi 15 km senza pedalare a più di 26 km/h.

Finalmente arriviamo alla estancia che è si chiusa ma in ristrutturazione.li operai che ci lavorano, nonostante le nostre insistenze non ci permettono di accamparci dentro ne nei dintorni al riparo dal vento perché a detta loro il nuovo proprietario già una volta li ha cazziati per aver permesso ciò ad altri turisti

Ripartiamo alla ricerca di un minimo di riparo dal vento

Facciamo più di 20 km – meno male sempre spinti dal vento – e troviamo una sorta di casa cantonale con dei locali adibiti a dormitoi

Il guardiano accetta di ospitaci e-gentilissimo – ci accende la stufa e il generatore di corrente per darci luce quando verrà buoi.Siamo felicissimi!ci sistemiamo sui letti con i sacchia apelo mangiamo le nostre provviste e ci concediamo pure un thre caldo,visto che i fornelli sono perfettamente funzionanti

Nei locali ci sono pure i bagni con acqua calda.Il tutto ovviamente molto spartano per dirla con un eufemismo, ma considerata la situazione a noi è sembrata la miglior sistemazione fin ad ora incontrata perché inaspettata e spuntata dal nulla

Lasceremo un po di soldini anche se non richiesti a Josè che apprezzerà molto il gesto, manon quanto abbiamo apprezzato noi il suo

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