Tappa 22 – Rio Grande – Tolhuin
Tot Km 112,45 Km
Tempo di Pedalata effettivo 06.14.34
Velocità Media 18,01 Km/h
Dislivello 1128 m
Distanza Percorsi salita 45,06 Km
Altitudine massima 160
Pendenza Media 2%
Pendenza Massima 8%
Coloro i quali credevano che le fatiche fossero finite oggi hanno dovuto ricredersi.
Tanto per ribadire chi in Patagonia comanda il Dio Eolo ha dato l’ennesima dimostrazione della propria forza
Partiti con calma – tanto ormai è fatta – appena usciti da Rio Grande ci siamo beccati i primi 15 km di vento contrario che ci hanno riportati subito alla ragione.
Ricompattato quindi il gruppo che si era un po frammentato è partita la solita formazione a treno con i soliti due in testa a tirare contro una vento furioso
Gira la strada e il vento diventa laterale : come in uno schema ormai rodato ci disponiamo in formazione a ventaglio, ognuno sa bene dove stare e come comportarsi
Finalmente la strada gira completamente e godiamo della spinta alle nostre spalle che ci permette di superare agevolmente i saliscendi del percorso.
Incontriamo in senso contrario un Cicloviaggiatore Francese Jean con cui scambiamo 4 chiacchere sta tornando al nord dopo aver pedalato da Santiago a Ushuaia.
Ci rimettiamo in sella e alla sosta successiva facciamo conoscenza con un motociclista Argentino, Ricardo gran bel tipo dall’aspetto decisamente vissuto.anche lui diretto a Ushuaia.
Alessio gli scrocca un Malborino e rischia grosso quando per sbloccare l’accendino che si inceppa lo sbattacchia sul serbatoio della sua Java – ci dice – nuova comprata per l’occasione.Scherziamo un po e ci salutiamo dandoci appuntamento “on the road”.A Tolhuin sappiamo esserci – anche da numerosi cartelli lungo la strada – una Panaderia di qualità..Appena arrivati ci dirigiamo li e come al solito ci abbuffiamo di paste davvero squisite.Chiediamo al proprietario informazioni per un alloggio e lui ci mette a disposizione la sua palestra personale dove sistemiamo i materessi che ci fornisce lui stesso.E’ un ciclista anche lui, non è la prima volta che ospita gente, il suo “libro degli ospiti” è pieno di viandanti.Incontriamo un Cicloviaggiatore colombiano Edgar che è in giro da 14 mesi.La sua attrezzatura recuperata qua e là è quantomeno approssimata, in confronto i gambali/garrettiere e i sacchetti/camera d’aria antipioggia di Alessio sono roba da professionisti.Più tardi arrivano pure i 3 tedeschi che abbiamo incontrato sul traghetto e lungo la strada.
Ceniamo in una specie di pizzeria con delle megapizze che facciamo fatica a finire.in Particolare quella al Roquefort che abbiamo preso io e Alessio è rimasta praticamente a metà.E’ ospite nostro Edgar che mangia a quattro palmenti e ride…sempre!Quello che rimane ce lo portiamo via , sicuramente domani verrà apprezzato.
.. Narrativa splendida..al confronto De Zan era un dilettante
Grande Pinza