Tappa 24 – Lago Fagnano – Ushuaia

Tot Km                                                 71,78 Km

Tempo di Pedalata effettivo            04.37.20

Velocità Media                                   15,50 Km/h

Dislivello                                              878 m

Distanza Percorsi salita                     27,09 Km

Altitudine massima                            414

Pendenza Media                                3%

Pendenza Massima                           13%

Ci alziamo con calma, non abbiamo nessuna fretta per questa nostra ultima tappa

Facciamo colazione in qualche modo , ci prepariamo e partiamo

Davide e Lele rimangono un po indietro e faticano non poco a convincere Cicla a smettere di seguirci.

Il gruppo si ricompatta e proseguiamo, più o meno, tutti insieme.

Alla vista di ogni spiazzo o luogo un po caratteristico partono gli inviti” fermiamoci a piantar la tenda!! Spezziamo la tappa!”è diventato il tormentone dell’ultima parte del viaggio, dopo la querelle del tappone di Natale.Si ride e si scherza e  c’è quell’aria da ultimo giorno di skqcuola .

La tappa è decisamente poco impegnativa, ma le gambe sono di legno, il fiato un po corto, non per la stanchezza accumulata nei giorni precedenti : è calata la tensione.

Nessuno vuole arrivare alla fine.,inventiamo mille scuse per sostare , foto pipi, togli/metti l’antivento, ogni motivo è buono per prolungare la tappa.

Sostiamo per mangiucchiare qualcosa presso un baretto chiuso

C’è un bel solarium in legno con sedie e tavolini pieghevoli riposti in parte.Ci piazziamo e cominciamo a mangiucchiare qualcosa.Esce il gestore a cui chiediamo a questo punto il permesso di star li e già che ci siamo un po di acqua calda per il the.Gentilissimo ci rifornisce di bicchieri di carta zucchero e acqua in quantità.C’è un bel sole, ci straiamo sulle assi di legno e qualcuno fa addirittura un pisolino.

Ripartiamo controvoglia e ci prepariamo al Passo Garibaldi, poco più di una salitella dove facciamo una foto di gruppo davanti ad una folla di turisti incuriositi e divertiti.

Ci siamo , giù a “busso” – come dice Rita – per la discesa e ancora l’ultima saltella prima della definitiva discesa su Ushuaia.

Qualche centinaio di metri prima del presido di polizia che segna l’entrata in  citta rincontriamo Ricardo il motociclista dall’aspetto vissuto incontrato qualche giorno prima.Saluti e pacche sulle spalle, sigarettina per Alessio ,qualche “dritta” sugli alloggi e ci avviamo tutti all’entrata della città:

Sono le 16:03 siamo arrivati!

Foto di rito sotto il cartello “Fine del mondo” singole , a coppie , poi quella ufficiale tutti insieme e registrazione del video per il Cicloviaggiatore.

Ci avviamo verso la città e sostiamo nella piazza pricipale dove c’è un monumento in ricordo della guerra delle Folkland ( Malvinas per gli argentini)

Davide ,il nostro capitano ,prende nel vicino supermercato 4 confezioni da 1 kg di Almendrado – gelato alla mandorla più volte apprezzato durante i viaggio – per festeggiare l’evento

Commuovente  il gesto di una mamma con 4/5 bambini che ci regala  una bottiglia di succo di pompelmo con gran sorrisi.

Festeggiamo così il nostro arrivo alla “Fin del Mundo”

Ce l’abbiamo fatta!

Il mio contachilometri segna un progressivo di 2.332 km pedalati

Nessuno di noi è riuscito a  completare l’intero percorso previsto , qualcuno ci è andato più vicino di altri ma siamo tutti ugualmente soddisfatti e fieri di ciò che abbiamo fatto :sappiamo di aver dato il massimo riconoscendo i nostri limiti ed inchinandoci alla prepotente forza della natura.

Ci rimane l’ultima gita , domani scarichi , fino al termine  della Ruta 3 alla Baia di Patatia dove finisce materialmente la strada, il punto su terraferma più australe del mondo

Ci aspetta qualche giorno in città, la Fine dell’Anno alla Fine del Mondo e infine qualche giorno a Buenos Aires.

Abbiamo finito per questo cicloviaggio di pedalare, ora ci concediamo un po di riposo e facciamo i  turisti

Non avrò più scuse per mangiare a più non posso…almeno dopo Capodanno!

11 Commenti a “Tappa 24 – Lago Fagnano – Ushuaia”

  • rita muscolino scrive:

    Solo adesso sono riuscita a finire di leggere il “tuo” punto di vista, Alberto…ed è stato un po’ come rivivere ogni momento, almeno quelli vissuti insieme. Complimenti! Come ha scritto Enrico, è molto più avvincente leggere te che Chatwin.

    Ormai sono tornata alla vita di sempre, ma forse la vita non sarà più come prima. I ricordi dei momenti vissuti, belli o brutti, dei compagni di viaggio, dei posti visti, rimarranno per sempre nella mia mente e nel mio cuore!!!

  • Davide scrive:

    Caro Alberto, grande compagno di pedalate, adesso – passati i momenti belli e quelli brutti – ti resterà per sempre indelebile il ricordo di quanto hai visto e provato. Quando i tuoi nipoti ascolteranno la narrazione patagone ai loro occhi sembrerai un eroe fiabesco. Per chiunque altr*, invece, sarai per sempre visto come un vero ciclo-viaggiatore.
    Alla prossima pedalata assieme.
    Davide

  • TRISMEGHISTO scrive:

    Avete mai visto la famosa fotografia di Montanelli accosciato con la sua inseparabile “”Olivetti lettera 22 “”scattata da Fedele Toscani,( quello che amava dire che la vita è tutta un clic) ?
    Senza allargarvi(Lui nell’Olimpo, voi alle falde, in Sua contemplazione,pronti a temperargli la matita) , mi vien di pensare che vi sia tuttavia un modo unico per esprimere la passione del racconto, che finisce inconsciamente con il manifestarsi con forme esteriori uguali o simili .
    Ho immaginato che alla stessa maniera a volte vi sia capitato di essere stati obbligati a poggiare la vostra moderna “e-lett.22″” sulle gambe attrezzate e in posizione non proprio comoda per poter scattare il vostro clic. Anche questa è un’esperienza felice che si salda con quella che per certi aspetti , seppur con finalità diverse,ricorda gli Argonauti alla conquista del vello d’oro.
    Orsù garzoncelli scherzosi, la ricreazione è finita ….
    “”diman tristezza e noia recheran l’ore
    ed al travaglio usato
    ciascuno in suo pensier farà ritorno”"

  • Marina Pepe scrive:

    Bravo fratellone….. sei un mito. sei un testone e ce l’hai fatta!!!! Belle impresa!!!! un bacio grande grande. A presto. un abbraccio anche da Luca e Simone

  • Carlo scrive:

    Alberto, un BRAVO!!! alla francese, per la fine della tua (per il momento) più lunga impresa ciclistica.
    Tramite il tuo sito, ho potuto seguire di tanto in tanto e partecipare emotivamente alla Vostra splendida avvincente impresa.
    Penso che la bicicletta “la passione per la bicicletta” che abbiamo, non può e non deve voler solo dire “allenarsi e correre come un matto il bici per arrivare primo o ultimo a qualche gara x semisconosciuta” ma la passione vera, deve essere esplosa nelle sue molteplici sfaccettature e per chi può (per chi può dedicare tempo, soldi ecc) mediante la bici partecipare alla Vita, anche percorrendo infinite strade, lande semi deserte ai confini della civiltà, alla ricerca della Vita stessa celebrando così, come avete fatto, la bellezza di quello che è nostro pianeta.
    Bene hai fatto a spenderti moltissimo per questa impresa che lascerà senza dubbio una traccia indelebile nei tuoi ricordi.
    Complimentandomi con te e con il tuo gruppo per questa splendida avventura spero presto di poter partecipare anche io (tempo, ferie, famiglia permettendo) ad una impresa in bici insieme .
    Intanto mantengo le gambe bene allenate che non si sa mai …………
    In attesa di una tua puntatina su Roma per raccontarmi i dettagli
    a presto
    Carlo

  • enrico scrive:

    bravo alberto, e bravi tutti. ero certo che ce l’avresti fatta. il tuo diario è stato a tratti avvincente, a tratti drammatico, a tratti commovente, mi sembrava di essere lì a soffrire con voi, altro che il noiosissimo Chatwin…
    adesso dovrò rivolgermi a te col rispetto che si deve a chi ha doppiato capo horn a vela, a chi ha scalato i 14 ottomila, o a chi semplicemente è riuscito a piantare tutto per 40 giorni per andare a fare quello che il cuore gli comandava.
    non sarà facile tornare qui, ma comunque sappi che la tua scrivania c’è ancora, e anche la marta e gli altri colleghi. e anche i tuoi mostriciattoli sguazzano felici, ignari della patagonia, nonostante mi sia dimenticato di dare loro da mangiare per un paio di settimane…
    a presto, enrico.

  • Gabriele scrive:

    ragazzi complimenti ed un abbraccio immenso. a leggervi mi sono commosso ricordando di come anche io l’ultimo giorno proprio non volessi arrivare: pause pipi, pause sigarette, supposti problemi meccanici, foto su foto… tutto per ritardare il momento dell’arrivo.
    sono orgoglioso di voi e vi sono vicino in questo momento che non dimenticherete mai. un abbraccio e come diceva sempre mio nonno che non aveva studiato ma sapeva 2 parole in croce di latino “ad maiora”!!!!
    Gabriele

  • Daniela Frisini scrive:

    Ciao Ulisse…chissà se ci riconosceremo ancora….

  • Roger scrive:

    … Una bici puo’ commuovere
    Siate fieri ed orgogliosi per quello che avete fatto!
    Alla prossima

  • Marta scrive:

    Godetevi tutte le ore, minuti e secondi di questo indimenticabile viaggio e Buon rientro !!!

  • marzia scrive:

    wow… Ulisse,tu e i tuoi compagni avete compiuto IL VIAGGIO, dentro e fuori di voi, e non so se adesso è più grande la gioia di rivedere Itacata o … beh, vi regalo come compagna di questi ultimi momenti un pezzo di una delle mie poesie preferite, è di Kostantin Kafavis e si chiama, manco a farlo apposta “Itaca”
    Sempre devi avere in mente Itaca -
    raggiungerla sia il pensiero costante.
    Soprattutto, non affrettare il viaggio;
    fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
    metta piede sull’isola, tu, ricco
    dei tesori accumulati per strada
    senza aspettarti ricchezze da Itaca.
    Itaca ti ha dato il bel viaggio,
    senza di lei mai ti saresti messo
    sulla strada: che cos’altro ti aspetti?
    E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.
    Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
    gia` tu avrai capito cio` che Itaca vuole significare.

    Un abbraccio a tutti
    Marzia