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Tappa 21 – San Sebastian (Frontiera Argentina) – Rio Grande

Tot Km                                                 96,73, Km

Tempo di Pedalata effettivo            04.19.24

Velocità Media                                   22,30 Km/h

Dislivello                                              457 m

Distanza Percorsi salita                     28,16 Km

Altitudine massima                            125

Pendenza Media                                1%

Pendenza Massima                           5%

Fossimo in una gara a tappe questa sarebbe stata la classica tappa di trasferimento senza particolari difficoltà ne emozioni se non quella di rincontrare l’oceano , l’Atlantico stavolta

Raggiunta la frontiera Cile-Argentina, abbiamo pedalato su asfalto il leggera discesa con vento a favore

Dopo la sosta in un bar appena dopo la frontiera Argentina – letteralmente presa d’assalto da una interminabile coda di persone che rientravano in Cile- abbiamo pedalato senza eccessiva fatica a ritmo sostenuto

Come accaduto in passato ci siamo divisi in gruppetti e si è riformato , per la seconda parte del percorso il quartetto Carla-Rita-Greg ed io

Quando si tratta di far ritmo e macinare km Greg è una locomotiva!ci siamo piazzati noi due in testa e chiaccherando allegramente abbiamo fatto una 30 di km a non meno di 31 km/h trascinando le ragazze fino alla pausa spuntino prima di mezzogiorno.

Pausa che qualcuno ha trasformato in pranzo vero e proprio considerando che ormai a Rio Grande mancavano poco più di una 30ina di km e non si prevedevano altre soste

Decidiamo di tirare fino alla cittadina e prendiamo d’assalto , all’arrivo, un bar pasticceria fornito di paste e torte davvero notevoli.Tribuliamo un po a cercare alloggio e alla fine contrattando un po sul prezzo ci sistemiamo un comodo albergo

Nelle vicinanze pare ci sia un posto per ballare il tango per la felicità di Davide e Alessio, in zona c’è un ristorante a buffet per la gioia della mia insaziabile fame e la pasticceria del pomeriggio non è così lontana per un supplemento di colazione domattina per la gioia di tutti

Direi che siamo a cavallo!

Tappa 20 – Punta Arenas – San Sebastian (Frontiera Argentina)

Tot Km                                                 151,23 Km

Tempo di Pedalata effettivo            08.25.45

Velocità Media                                   17,91 Km/h

Dislivello                                              1420 m

Distanza Percorsi salita                     49,55 Km

Altitudine massima                            122

Pendenza Media                                2%

Pendenza Massima                           17%

Assurda ,inutile e ingiustificata tirata di 150 km di sterrato la tappa di oggi

Ma andiamo con ordine

Il traghetto per Porvenir in Terra del Fuoco parte alle 9:00 , dobbiamo essere li entro le 8:15 quindi essendo il porto 5/6 km dal nostro ostello partiamo di buon mattino.Arriviamo con largo anticipo e ad attenderci – o meglio ad attendere Lele  – c’è Andrea , una ragazza Cilena di origine Croata conosciuta in un locale per cui Lele ha letteralmente perso la testa nei giorni precedenti

Lele ci molla quindi i soldi del traghetto e si precipita da lei.

Non lo vedremo fino a pochi istanti dalla partenza.Al suo ritorno Lele viaggiava un metro da terra con quell’aria inebetita da adolescente innamorato..insomma ce lo siamo giocato!il nostro Provolone d’assalto, il broccolone del gruppo ha abdicato giurando eterno amore a questa ragazza che lo ha trasformato in un gattone in amore.

Le ultime agenzie di stampa comunicano che per capodanno i due si incontreranno o a Ushuaia o a Punta Arenas

Sul traghetto salgono anche tre Cicloviaggiatore Tedeschi – due uomini e una donna – anche loro ovviamente diretti alla fine del mondo che però hanno percorso la Caretera Austral, nella Patagonia Argentina.

Arrivati a Porvenir , appena usciti dal porto sostiamo per pranzare e mangiare il panettone….eh già! Oggi è  Natale!

Nei giorni scorsi abbiamo comprato cappellini di Babbo Natale per tutti e oggi giriamo con sti cappelli chi in testa chi fissati direttamente sul caschetto. ”Sembriamo proprio un’allegra banda di deficenti , anzi togierei l’allegra” commenta ridendo Davide.In Effetti siamo un bello spettacolo , già destiamo curiosità di nostro carichi e numerosi come siamo figurativi conciati così!

Sono le 13:00  ,partiamo! Ci aspettano 150 km di sterrato da fare in due tappe, questo almeno era il programma..

Le macchine che incrociamo, in entrambi i sensi strombazzano e ci salutano.Numerose ci filmano fanno foto e addirittura si fermano per fare una foto di gruppo con la famiglia e poi auguri incorraggiamenti e strette di mano.

La strada è splendida il panorama mozzafiato!costeggiamo l’oceano in un saliscendi continuo di strappi molto impegnativi, brevi , non più di 200 m ,ma davvero “cattivi” con punte fine al 17%.

Il vento è a favore ,ci spinge in salita e permette lunghi tratti di leggera pedalata sui tratti più o meno pianeggianti.

Fa relativamente caldo, io mi tolgo dopo più di una settimana, l’antivento e viaggio con una maglietta tecnica a maniche lunghe più un gilet antivento anche a causa delle continue salitelle che , come noto , io soffro particolarmente.

I km scorrono in fretta , siamo ,a metà pomeriggio , intorno ai 90 km ; dovremmo decidere che fare.

Ci fermiamo una prima volta in uno spiazzo a lato strada , verde, piacevole e con qualche albero che ci avrebbe riparato un po dal vento.Intanto che eravamo li a valutare la possibilità di fermarsi un esiguo drappello del gruppo parte di gran lena e di fatto “invita” il resto della banda a proseguire.Vabbeh…tanto non c’era nenche Renato che come al solito è mille km avanti a far viaggio per conto suo

Raggiungiamo Renato, siamo di nuovo tutti insieme , ma essendo in  mezzo al niente conveniamo di cercare almeno un posto idoneo; riparte a mille il solito drappello e macina km prima di fermarsi presso una estancia privata per chiedere ospitalità.Ormai però siamo a poco meno di 25 km dal confine Argentino dove sappiamo esserci un hostello , quindi a questo punto non ha alcun senso fermarsi e tiriamo fino a li

Arriviamo alla meta scaglionati , qualcuno più agevolmente di altri ,con ancora un filo di luce che manca poco alle 22:00

Fin qui i fatti.

Questo il mio personalissimo commento ai fatti

Personalmente ho pedalato gli ultimi 60 km decisamente controvoglia, perché non ritenevo assolutamente una priorità dormire in ostello a costo di una fatica inutile e soprattutto perché mi sono sentito forzato da una piccola – molto piccola – parte del gruppo che ha “pilotato” la decisione di tutti  per non dover passare una notte in tenda.

Evidentemente ,nonostante fosse ampiamente previsto e accettato in fase di  pianificazione del viaggio  il campeggio nel nulla, i disagi del non potersi fare una doccia per qualche giorno ,la innegabile precarietà di una tenda sopra la propria testa invece di una comoda camera , nonostante le notti all’addiaccio siano state decisamente in numero limitato,  – fatta esclusione per Davide Max e me , addirittura ridotte a DUE –  non tutti hanno realmente accettato la situazione condizionando le scelte del gruppo

Questo non mi è piaciuto per niente perché il nostro viaggio  – la nostra sfida – era anche questo e vi garantisco che una notte nel niente assoluto, condimeteo permettendo vale un viaggio intero

A sera durante la cena , a pancia piena e dopo una doccia calda ci siamo in qualche modo chiariti

Per la cronaca durante la notte ha piovuto un po…ma anche questo avrebbe fatto parte del gioco

Tappa 19 – Villa Tehuelches – Punta Arenas

Tot Km                                                 101,76 Km

Tempo di Pedalata effettivo            04.21.54

Velocità Media                                   23,3 Km/h

Dislivello                                              733 m

Distanza Percorsi salita                     37,90 Km

Altitudine massima                            256

Pendenza Media                                1%

Pendenza Massima                           6%

Tutti in sella alle 9:00 per gli ultimi 100 km prima del passaggio nella Tierra del Fuego.

Fa freschino,anzi no, fa caldo appena ti muovi,però senti freddo se si alza il vento..insomma non sappiamo come vestirci è un continuo togli e metti antivento il gilet , il  pile!

Il ritmo si fa subito sostenuto.Finalmente abbiamo il vento decisamente a favore e abbastanza vivace.

Maciniamo chilometri a gran velocità e i “mangia&bevi” del percorso li affrontiamo  con il rapportone innestato.

Scorgiamo il cartello che ci segnala , a 1 km , il “Monumento al Vento”.”dai dai che facciamo la foto tutti insieme!”

Una delusione assoluta!non ci fosse stato il cartello non ce ne saremmo neanche accorti..4 piloni allineati in direzione del vento con in cima un motivo che avrebbe dovuto richiamare l’idea del vento..mah! quando vedrete le foto sarete sicuramente d’accordo con noi.

Verso le 11 sostiamo in prossimità di un lago presso un baretto di una stazione di servizio: abbiamo fatto quasi 50 km in due ore! Il vento ci è decisamente amico oggi

All’interno il  bar sembra il magazzino di un collezionista.Televisori e radio a valvole, vecchie macchine da scrivere, vecchie targhe di automobili , giradischi , modellini di automobiline, il tutto da un tocco di decisamente antico al modestissimo locale.

Ripartiamo con l’accordo di fermarci per pranzo verso le 13:30 e continuiamo a pedalare di gran lena.

Salvo un breve tratto di vento laterale oggi ci va davvero di lusso.La strada ora corre a fianco della costa dello stretto di magellano, il traffico e gli insediamenti industriali aumentano sensibilmente, decisamente fastidiosi, non eravamo più abituati a tanto movimento

Ci fermiamo a una 20ina di km da Punta Arenas, più che altro per ricompattarci , pranziamo rapidamente e ripartiamo tutti insieme.

Gli ultimi km sono molto ,molto trafficati, è praticamente un cantiere unico per l’ampiamento della strada, gli operai al nostro passaggio si sbracciano per salutarci e ci incoraggiano.Taxi Bus macchine private..è un continuo lampeggiare di fari , colpetti di clacson , non passiamo inosservati e noi gratificati da tali attenzioni ricambiamo salutando con le mani .

Ci fermiamo ai semafori – ooooh i semafori!! – e ripartiamo tutti insieme bloccando per un attimo il traffico e attraversiamo la cittadina lungo la via principale.Sosta strategica per reperire informazioni su dove alloggiare e dopo un paio di tentativi troviamo l’ostello, carino, accogliente , con una splendida cucina semiprofessionale anche ns disposizione, camere piccole ma confortevoli, belle docce accesso a internet e WIFI.

È prestissimo! Abbiamo tenuto una media strabiliante su una distanza di 100 km  – 23,3 km/h – e abbiamo tutto il tempo per fare le cose con calma.

Doccia , merenda e giretto in centro, programmi per la serata e il giorno successivo, altro Giorno Off per permettere a chi lo vuole la visita alla vicina Pinguinera.

Per cena un gruppo esce e 4 di noi rimangono in ostello per una kilata di pasta alla psedo-bolognese

Poi di nuovo tutti insieme per qualche ora  in un locale chiassosissimo , fumosissimo e pieno di giovani scalmanati con elevato tasso alcolico fomentati da due improbabili Dj stile Luna-Park

Vigilia di Natale di riposo, cenone fuori tutti insieme

Il giorno di Natale ,mattina presto ,traghetteremo per la Tierra del Fuego per le ultime tappe

Feliz Navidad a todos!