Tappa 15

Pubblicato da il 28 dicembre 2012
Attendiamo che Rita e Greg arrivino dall’altro ostello , intanto le Marine scoprono che a Belen gli autobus per il loro spostamento nn sono così frequenti quindi proveranno a cercare qualcosa da qui: per loro il viaggio finisce qui
Noi partiamo e la tappa si preannuncia abbastanza rapidamente come noiosa e monotona, almeno fino al primo pomeriggio
Io nn sto ancora niente bene, nella notte ho dato ancora di stomaco e ho un senso di nasea perenne e il caldo nn aiuta di certo
Il panorama e’ davvero ordinario, stiamo attraversando un lungo altopiano e le formazioni montuose troppo lontane per poter esere ammirate e rompere la monotonia del paesaggio
Nota positiva: siamo su asfalto, per ora,in leggera salita ma va benissimo così
Per pranzo  ci fermiamo nell’unico chiosco aperto lungo la strada a Punta de Balastro , nn ha molto a disposizione,pane per 3 tostado formaggio bibite fresche e gelati ,ma in un attimo tira fuori sedie tavolino e ombrellone..incredibile
Il proprietario -manco a dirlo – figlio di padre calabrese di Cosenza,ci fornisce di opuscoli turistici della zona e ci da l’indirizzo di una famiglia che ci potrebbe ospitare alla nostra ipotetica meta della giornata
Io sono ancora disturbato, ma mi forzo a mangiare il tostado – enorme! – perche’ son due giorni che mangio e “rigenero” poche ore dopo quel che ho mangiato, cosi propri le gambe fan fatica a girare…
ripartiamo che il vento comincia a soffiare..forte…molto forte…
mi metto in testa a tirare Greg e Rita, Davide scorta Paola che nn riesce a tenere il passo,più indietro
facciamo una 20ina di km drittissimi, noiosissimi e e interminabili a 10 km/h   – salita 1/2% + vento contrario = salita 4/5% – con brevi soste perche’ tra le altre cose sono afflitto da un dolore al fianco destro che nn so se sia causato dalla pessima posizione in sella  - elaborazione “camera d’aria” ricordate? – o cosa
Durante una sosta vediamo passare Paola a bordo di un caminciono quindi aspettiamo Davide per fare treno unico…e meno male..
Io sto sempre peggio, ho ondate di nausea prepotenti, non riesco a dare il cambio a Davide in testa e addirittura sfilo in ultima posizione nel “trenino”
Infine chiedo una pausa mi allontano un po e “restituisco” anche il tostado
Mi rimetto in sella ma barcollo, faccio fatica a star dietro al gruppo ma stringo i denti
Piano piano mi riprendo, mi rimetto addirittura in testa a tirare per qualche km ma le energie sono al lumicino
L’altopiano dopo un interminabile rettilineo fa una leggera curva a  sinistra,ma poi ricomincia un lungone infinito 
le macchine che ci sorpassano scompaiono all’orizzonte dopo molto tempo solo perche’ nn si vedono più, nn a a causa di una curva o una discesa, il tutto con un vento che monta sempre più e ricorda tristemente le giornate campali Patagoniche
Dobbiamo fare ancorauna 20ina di km prima del primo centro abitato….almeno un  paio di ore in queste condizioni
Con le unghie e con i denti resto attaccato al gruppo e  nonostante un tratto di sterrato alfine arriviamo nel paese dove dovremmo trovare ospitalita’ 
Chiediamo indicazioni che ci portano fuori dal paese
Sfiga vuole che gli Aguilera abbiano degli ominimi, arrivati sul posto la signora ,dispiaciuta, ci informa che nn ha ne da dormire ne da mangiare per noi….sorpresa sa di beffa
Io nn ne ho piu’ nemmeno per un metro, buio totale, giu’ la saracinesca!in tre giorni sono riuscitoa  tenere nello stomaco solo acqua, oggi nelle condizioni in cui ero e con il vento che c-era abbiamo fatto piu’ di 100 km
Greg e Rita stanno un po meglio ma nn hanno intezione di pedalare altri almeno 10 km per il prossimo paese dove probabilmente Paola, con ndue diversi passaggi poi sappiamo essere arrivata
Davide decide di proseguire , ufficialmente per nn lasciare Paola da sola, in realta iuttosto che dormire in tenda avrebbe pedalato fino a notte fonda
Noi ovviamente…tenda!!
Ci accampiamo nei pressi della casa da cui , almeno recuperiamo acqua per la notte
Si sta facendo buio, montiamo le tende in fretta e ci infiliamo dentro
Greg e Rita cenano con una scatoletta di sardine e cracker, io salto a pie’ pari la cena e resto in stato catatonico per una oretta, nel sacco a pelo
Notte un po movimentata tra la lotta con il mio materassino che gia’ due notti fa si era bucato quindi mi ha fatto  giusto da stuoia, e i cani della signora che hanno ravanato per buona parte della notte tra le nostre cose
Al mattino al risveglio sto decisamente, decisamente meglio
 
distanza : 106,7km
tempo di pedalata 07:53:12
media :13,50  km/h
dislivello : 1111  m
distanza in salita :40,09 km
altitudine max : 2257 m
pendenza media : 2%
pendenza max : 8%

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