Quando partii per la Patagonia postai un articolo simile a questo in cui cercavo di spiegare come imballare al meglio la bici per proteggerla da botte e maltrattamenti vari durante i trasbordi sui voli aerei
Tornato dalla Via della Plata mi sono affidato a un negozio a Santiago di Compostela El Velocipedo che ha provveduto a smontare e imballare la bicicletta
Arrivato a casa ho aperto lo scatolone apprezzando il risultato tanto semplice quanto efficace, evidentemente frutto di lunga esperienza
Ho pensato quindi di fare un po di foto per provare a replicare la “tecnica” alla prossima occasione
Ed ecco qua l’occasione : il mio volo per l’Argentina partirà da Roma, a Roma ci arriverò in treno, con il Freccia Rossa – biglietto a prezzo scontato 29 euro – quindi la bicicletta dovrà essere trasportata , come da regolamento non essendo un regionale , nella apposita sacca
Significa che non potrò metterla nel solito scatolone perchè non entrerebbe nella sacca….la imballerò “rubando” in parte la tecnica minimalista del Velocipedo proteggendola maggiormente con il pluribal e infilerò il tutto nella sacca
A Roma al buon Pio, ormai riferimento ufficiale dei Cicloviaggiatori che partono da li per viaggi oltreoceano, lascerò poi la sacca per evitare di trascinarmela dietro tutto il viaggio ;me la restituirà per il viaggio di ritorno, sempre in treno, Roma Milano
Innanzitutto cambio i copertoni – monto dei Schwalbe XR invece dei Marathon – rispettando il senso di marcia indicato sulla spalla e li rigonfio : quella di dover sgonfiare le gomme per viaggiare in aereo perchè potrebbero esplodere è una bufala delle compagnie aeree
“Scarico” un po il cambio – Corona piccola e Pignone medio – e comincio smontando i pedali che fisso al portapacchi posteriore insieme a Quick Release anteriore e alla molla dello sterzo , quindi il faro, il portapacchi anteriore, la ruota anteriore , il parafango – che fisso alla ruota – la sella con tutto il piantone, il manubrio e inizio a proteggere le parti delicate avvolgendole nel pluribal tagliato a misura :cambio ,deragliatore, leve e comandi , faro
Un giro a protezione dei tubi del telaio, applico la protezione alle forcelle poi passo a incastrare e fissare ciò che ho smontato ispirandomi alla tecnica del Velocipedo con l’aiuto di fascette e nastro di carta
Aggiungo in più un pezzo di cartone a protezione del deragliatore posteriore, e avvolgo corona e cambio nel pluribal
Piazzo il materassino, lungo e ingombrante nel resto dei miei bagagli ,lungo la canna orizzontale del telaio ,imballo il portapacchi anteriore e lo sistemo sovrapposto a quello posteriore, un po di pellicola trasparente a stabilizzare i vari pezzi, poi un bel giro abbondate di pluribal tutto intorno alla bici come a formare un bozzolo
Infine nastro da pacchi a volontà per consolidare il tutto
Ricavo una sorta di scomparto – facilmente raggiungibile – dove sistemo un taglierino che servirà, arrivato a destinazione ,a liberare la bici da tutto sto ambaradan di roba
Etichetta con i miei riferimenti , l’indicazione “Fragile” e “Up” da ambo i lati, e siamo a posto!
Al peso segna 21,8 kg borsa esclusa…sticà!!
Non resta che provare a infilarla nella sacca ed è pronta per affrontare il viaggio
Vamos!
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