Allenamenti

Pubblicato da il 16 novembre 2012

Questo viaggio stava per saltare…

Pensato  proposto e progettato con largo anticipo si era “raffreddato” con l’andare del tempo fino quasi a spegnersi perchè i vari componenti del gruppo , nel frattempo, si sono scontrati  con gli impegni e gli impedimenti della  - ahimè  - vita reale leggasi tempo , ferie , lavoro

Quando ormai ci si era quasi inconciamente rassegnati a rimandare a tempi migliori il progetto , complice anche una gita ferragostiana in quel di Imola, ecco la svolta :
Sfruttiamo le feste natalizie , ora che sono venute meno le riserve di qualcuno , e anticipiamo il viaggio!
Detto fatto ! rapido giro di consultazioni e si riparte con la programmazione

Eggià…ma nel frattempo ,un po perchè la partenza originaria era più spostata in avanti, un po perchè ormai non ci credeva quasi più nessuno ,eravamo un po tutti indietro con la preparazione fisica…io almeno di sicuro!
Mi sono ritrovato quindi decisamente lontano dal peso forma( equandomai?!?!?!) e con la gamba si e no tonica per la montagnetta del Parco Lambro ( unica asperità altimetrica in zona)

Parte allora il programma d’emergenza: dieta e allenamento a tappe forzate, graduale ma rigoroso

3 mesi non sono pochi , ma nemmeno così tanti per prepararsi a un viaggio del genere dove è fondamentale NON avere kg di troppo da portarsi in giro e avere una buona gamba sia in termini di potenza ( vedi lunghe salite ) che di resistenza ( vedi lunghe distanze con lunghe salite)

Ho cercato di mantenere l’impegno costante di uscire un giorno si e uno no , meteo e impegni permettendo , durante la settimana su una distanza standard , crescente una volta ritenuto di essermi “abituato” alla stessa, e di allungare durante il WE

Questa (molto) approssimativamente è stata la mia Tabella di marcia a partire da fine Agosto  

30 km infrasettimanali  -  50 nel we per 2 settimane circa
50 km infrasettimanali  -  70 nel we per 3 settimane circa
50 km infrasettimanali  - 100 nel we 4 settimane
70 km infrasettimanali –  > 100 nel we attualmente e fino 1 settimana dalla partenza
 percorso Diurno percorso Serale

 

è capitato ovviamente di dover saltare qualche giorno o fare uscite consecutive in previsione di impegni o maltempo , così come di fare we più impegnativi del preventivato , non pedalo per mestiere e comunque il Dr Ferrari credo non se ne abbia avuto a male  :-)

Contemporaneamente ho cercato di  moderarmi con il cibo – ecco! questo si è stato veramente duro! – e alla fine i risultati credo siano arrivati : ho perso ad oggi 8 kg e “reggo” bene  100 km più o meno a tutta…
Però ho quasi sempre pedalato senza bagagli e soprattuto in pianura….
Solo recentemente ho inserito nelle uscite infrasettimanali qualche salitella:con il ritorno all’ora Solare dovendo fare i conti con il buio e la necessità di pedalare in relativa sicurezza,sto utilizzando come percorso serale il tratto di Martesana Vimodrone-Trezzo sull’Adda
Martesana Van-Vlaanderen Qui il buon Giò è andato alla ricerca di ogni possibile tratto in salita ( Muur) in quella che lui ha battezzato come la   Martesana Van Vlaanderen ,  poca roba in realtà, ma in mancanza d’altro…

Non ho altre salite decenti a portata di mano durante la settimana,quindi per il resto delle uscite ho cercato di “simulare” un po pedalando quasi come se disponessi di una “fissa”, con il rapporto più duro a mia disposizione il 44/11 e facendo lunghi tratti in “fuori sella” , cercando di spingere sempre a tutta

Essendo io di costituzione non proprio filiforme in generale ho sempre previlegiato l’agilità nella pedalata in salita , dovendo però gestire  il poco fiato – ex gran fumatore – e l’impossibilità a “farmelo” con attività specifiche come la corsa  per problemi alle ginocchia

Ho puntato quindi al potenziamento per questa volta , con l’obbiettivo di  evitare di infilare subito il rapportino al primo cavalcavia , poi per carità  … a tirar giù il rapporto e “frullare” son  sempre in tempo! chissà che riesca a soffrire meno per superare le molte salite che ci attendono

Credo che questa tecnica abbia aiutato la gamba , ma nn è ovviamente come pedalare davvero in salita ….c’è poco da fare : “per abituarsi ad andare in salita bisogna fare le salite.”

Nel frattempo dall’inizio dell’”emergenza” alla partenza avrò accumulato qualcosa meno di 3.000 km in sella

Vedremo quando sarà il momento se tutto ciò sarà servito a qualcosa

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