Lo studio e la determinazione delle singole tappe è sempre un esercizio teorico fatto a tavolino che , per quanto accurato e ponderato, difficilmente riesce a centrare il reale ritmo del viaggio
Esistono una quantità di variabili che influenzano la singola tappa che portano inevitabilmente a scombinare piani e tabelle di marcia – il che a volte risulta poi essere tutt’altro che un male
Il fattore tempo però è una delle maggiori discriminanti per noi comuni mortali con un sempre insufficiente numero di giorni di ferie a disposizione e progetti sempre troppo ambiziosi
da qui l’esigenza di un minimo di programmazione , almeno per avere un’idea dei margini di manovra e regolarsi di conseguenza in caso di imprevisti e complicazioni
Le Tappe previste risultano essere in numero maggiore rispetto ai giorni pedalabili a disposizione….toccherà accorparne qualcuna o in extrema ratio improvvisare spostamenti con mezzi alternativi
Tappe | Da (quota altitudine.) | Alt max (al Km) | A (quota altitudine.) | Dis.llo m | Km |
---|---|---|---|---|---|
1 | La Quiaca (3450m) | 4200m (km75) | Timon Cruz (4143m) | 1.087 | 76 |
2 | Timon Cruz (4143m) | 4295m (km10) | Orosmayo (3913m) | 1.066 | 83 |
3 | Orosmayo (3913m) | 4430m (km53) | Coranzulì (3944m) | 1.088 | 78 |
4 | Coranzulì (3944m) | 4418m (km34) | Tres Pozos(3408m) | 1.335 | 131 |
5 | Tres Pozos(3408m) | 3746m (km100) | S.Ant.deLosCobres (3746m) | 466 | 100 |
6 | S.Ant.deLosCobres (3746m) | 4950m (km40) | El Trigal (3247m) | 1.317 | 68 |
7 | El Trigal (3247m) | 3247m (km0) | Molinos (2137m) | 566 | 112 |
8 | Molinos (2137m) | 2137m (km0) | Cafayate (1626m) | 575 | 115 |
9 | Cafayate (1626m) | 2241m (km125) | Punto de Balasto (2241m) | 821 | 125 |
10 | Punto de Balasto (2241m) | 2310m (km34) | Belen (1266m) | 518 | 127 |
11 | Belen (1266m) | 1266m (km0) | San Blas de los Sauces (1008m) | 364 | 100 |
12 | San Blas de los Sauces (1008m) | 1331m (km50) | Chilechito (1123m) | 833 | 116 |
13 | Chilechito (1123m) | 2039m (km48) | Paso San Isidoro (1267m) | 520 | 100 |
14 | Paso San Isidoro (1267m) | 1267m (km0) | S. Josè de Jàchal (1173m) | 637 | 122 |
15 | S. Josè de Jàchal (1173m) | 1173m (km0) | San Juan (640m) | 376 | 156 |
16 | San Juan (640m) | 768m (km66) | Mendoza (768m) | 316 | 166 |
17 | Mendoza (768m) | 1024m (km128) | Tunuyàn (880m) | 414 | 91 |
18 | Tunuyàn (880m) | 1812m (km95) | La Jaula (1650m) | 981 | 100 |
19 | La Jaula (1650m) | 1650m (km0) | El Sosneado (1604m) | 637 | 119 |
20 | El Sosneado (1604m) | 1990m (km90) | Bardas Blancas (1421m) | 789 | 115 |
21 | Bardas Blancas (1421m) | 1671m (km111) | Ranquil del Norte (1420m) | 987 | 119 |
22 | Ranquil del Norte (1420m) | 1618m (km27) | La Salada (863m) | 1.751 | 154 |
23 | La Salada (863m) | 1206m (km70) | Bajada del Agrio (861m) | 1.047 | 116 |
24 | Bajada del Agrio (861m) | 1079m (km69) | Zapala (1028m) | 896 | 98 |
25 | Zapala (1028m) | 1101m (km16) | Estancia La Negra (883m) | 678 | 91 |
26 | Estancia La Negra (883m) | 1164m (km17) | Junin de los Andes (785m) | 1.070 | 112 |
27 | Junin de los Andes (785m) | 1179m (km60) | Cerro Negro (1016m) | 940 | 78 |
28 | Cerro Negro (1016m) | 1067m (km4& 33) | Villa La Angostura (813m) | 1.042 | 72 |
29 | Villa La Angostura (813m) | 929m (km48) | S. Carlos de Bariloche (790m) | 822 | 81 |
TOTALE | 24.753 | 3.146 |
- Alla Tappa 4 devieremo dalla Ruta40 sulla R52 e EXRN40 per visitare la Salinas Grande de Salta y Jujuy
- Alla Tappa 14 o 15 Marina&Marina e Giampiero si organizzeranno per il rientro in Italia da San Juan
- Le Tappe 23-24-25 sono quelle che – eventualmente – sacrificheremo , dovessimo renderci conto di essere in ritardo
- Alla Tappa 26 devieremo dalla Ruta40 sulla R234 prima e R231 poi per percorrere la Strada dei Laghi
Il Dislivello totale dell’intero cicloviaggio sfiora i 25.000 metri con una concentrazione nelle prime 10 tappe da far tremare le vene dei polsi
il continuo saliscendi da quote “importanti” non aiuterà di certo e renderà molto impegnativa ogni singola giornata in sella
Questa l’altimetria cumulata delle prime 7 tappe circa , in cui non scenderemo mai sotto i 3.500 m di altitudine e toccheremo punte massime molto vicine ai 5.000 m
Mappa & Altimetria Cumulata Tappe In Altura
qualche consiglio in più sul mal di montagna non guasta
da http://www.viaggiavventurenelmondo.it
L’esempio più tipico è rappresentato dall’altopiano tibetano dove si passa in poche ore dai 2000 ai 5000 metri. Problemi simili si hanno però anche salendo a piedi il Kilimangiaro oppure visitando le Ande o il Ladakh.
Se è presente anche solo un leggero mal di testa o un pò d’insonnia già significa che non vi state acclimatando bene.
Se c’è anche inappetenza, nausea o vomito si può parlare a tutto diritto di mal di montagna!
- II primo comprende coloro che sono già stati molto in alto e non hanno avuto il benché minimo problema. Sono dei fortunati “rapidi acclimatatori” ai quali riservo solo i consigli generici validi per tutti: non bere alcolici, assumere molti liquidi, non sforzarsi troppo nei primi giorni. Sono solo il 25% della popolazione.
- II secondo e più cospicuo gruppo è rappresentato da quei viaggiatori che hanno già sperimentato il malessere della quota. Magari solo un pò di mal di testa, d’insonnia o peggio di nausea o di stanchezza eccessiva, uniti ad uno strano gonfiore a mani e viso…
Non trascurate questi primi sintomi, tutti infatti sono capaci di farvi notare che state male quando ormai vomitate e procedete barcollando. Questi “lenti acclimatatori” dovrebbero aiutarsi iniziando a prendere il Diamox almeno 24 ore prima del balzo in quota (una compressa il mattino ed una la sera x 5/6 giorni.
Il dosaggio ridotto di 1/2 cpr per due volte al dì è a mio avviso meno efficace). Si tratta di un blando diuretico che, in questo caso, non si usa come tale, ma per il suo collaterale effetto acidificante che contrasta l’alcalosi, sempre presente in alta quota.
E’ un prodotto innocuo che può causarvi solo un pò di formicolio alle dita, ma che vi aiuterà molto.
Se ne deve astenere solo chi è sicuramente allergico ai sulfamidici.
Si può associare ad altri farmaci come antimalarici,antibiotici ed analgesici/antinfiammatori. - Infine il terzo gruppo è rappresentato da tutti quelli che non sono mai saliti molto e non sanno se staranno male oppure no.Purtroppo non ci sono sistemi semplici per prevederlo.
Questi viaggiatori potranno stare a vedere cosa succede ed iniziare il Diamox (a dosaggio pieno) non appena compaiono i primissimi sintomi.
Il benefìcio ci sarà comunque, ma sarà meno evidente e rapido che con la prevenzione. Oppure, se temono di star male o non vogliono correre il rischio di rovinarsi il viaggio, potranno iniziare a prendere il prodotto a dosaggio ridotto per passare eventualmente a quello pieno sempre alla comparsa dei primissimi sintomi.
A conferma del grande aiuto che offre questo farmaco cito un caso che ho osservato di frequente.
Partecipanti che iniziano a prenderlo e stando bene lo sospendono dopo un paio di giorni. Solo per affrettarsi a riassumerlo per il grande disagio che segue la sospensione!
Tale capacità sembra essere geneticamente determinata, un pò come il colore degli occhi. Inoltre il malessere della quota non compare mai appena arrivati, ma sempre dopo 6/12 o più ore dopo.
Ho purtroppo notato che, forse per la fretta di continuare o per il timore di arrecare problemi al gruppo, quasi tutti tendono a sottovalutare e negare le sofferenze della quota adducendo sempre le stesse scuse banali.
Per dirimere ogni dubbio e non dare spazio alle scuse, ho ideato una “triade” da prendere alla lettera:
- In quota qualsiasi mal di testa è solo dovuto all’altitudine (anche se vi siete cotti al sole ed avete pure preso una randellata sulla nuca)
- In quota la prostrazione e l’insonnia è solo dovuta all’altitudine (anche se avete corso in salita bevendo thè e caffè)
- In quota la nausea/vomito è solo dovuta all’altitudine (anche se ieri avete mangiato cozze fritte avariate)!